E.V.A.

Quando Darren entra nella sala, le proiezioni sono già cominciate. Zander senza interrompere lo segue con gli occhi, mentre attraversa l’ologramma e prende posto. Gli altri membri del consiglio dei dieci, sembrano non notarlo, era solito arrivare in ritardo alle riunioni. A Zander però, non sfugge il timbro sulla cartella che Darren stringe nella mano destra.

– Il progetto ha dato risultati che nemmeno noi speravamo.

Darren apre la cartella, si lecca la punta del polpastrello e comincia a sfogliarne il contenuto come una mazzetta di banconote.

– La nuova classe di androidi, – prosegue Zander, – Ci permetterà di triplicare i profitti nel giro di pochi mesi. Presto in ogni casa sarà presente un androide di classe E.V.A.

– Che cosa glielo fa credere? – Chiede uno dei membri alzandosi in piedi.

– Capisco il vostro scetticismo, – risponde Zander ma guardate questo.

Al centro della stanza appare un ologramma di un uomo e una donna nudi su un letto. Le braccia della femmina sono protese, di poco arretrate rispetto ai fianchi. Le dita si aggrappano disperatamente alle lenzuola,. La telecamera si avvicina mostrando il membro dell’uomo che appare e scompare all’interno di lei, Poi la vista si allontana fino a mostrare i due per intero. La testa della donna si reclina all’indietro, di lato e infine in avanti.

– Quella che state vedendo – commenta Zander, – non è un volgare olo-porno. Lei non è una femmina umana, ma un E.V.A. Ogni singolo follicolo sintetico, riproduce quello umano. La pelle è costituita da strati e persino l’apparato genitale è del tutto simile a quello di una donna vera. Quell’androide sta godendo. E non escludo signori che tra non molto tempo, ci sia la possibilità che si possano anche riprodurre nel modo tradizionale.

L’angolo destro della bocca di Zender si inarca.

– Membri del consiglio non ditemi, che non avete mai sognato qualcuno, che soddisfi ogni vostra perversione.

Un coro smorzato si propaga nella stanza.

– Per questo esistono le puttane. Perché dovrei finanziare la produzione di un androide? – Sintetizza l’uomo ancora in piedi.

Darren solleva gli occhi dai fogli e abbozza un sorriso. Il suo sguardo e quello di Zander s’incontrano.

– Che cosa mi rispondete se vi dico che ogni androide è collegato in rete e che fornirà in tempo reale dati relativi ai suoi utilizzatori. Ognuno di voi potrebbe gestire il proprio target, offrendo quello che l’utilizzatore desidera. Signora Hill, lei gestisce la sanità e tutte le case farmaceutiche. Quale vantaggio otterrebbe se possedesse i campioni virtuali di D.N.A. dell’intero pianeta. E lei signor Edwards, catturerebbe dal mediocre ladruncolo al più spietato serial killer, solo carpendone le intenzioni. Non male per il leader indiscusso dei cacciatori. Signori, “Praeventionis” ci ha dato questo mondo. E.V.A. ci farà fare il grande salto. Ora che conoscete il potenziale del progetto, votate.

I membri appoggiano la mano destra sul sensore. Il lettore digitalizza le intenzioni e l’ologramma che si forma mostra i risultati. Zander li legge a voce alta.

– Favorevoli nove, contrari uno.

Guarda Darren appoggiato allo schienale con le braccia conserte. Zander Acconsente.

– Ringrazio tutti per la fiducia che mi accordate. Sono sicuro che chi non è favorevole oggi, cambierà idea domani.

Tutti i membri si alzano in silenzio e abbandonano la sala. Zander osserva Darren uscire con la cartella sotto il braccio. La sua attenzione è rivolta al timbro.