Spie

Dentro il posacenere la sigaretta si consuma lenta. Coty fissa la porta come se da un momento all’altro, qualcuno dovesse irrompere nella camera. Il battocchio tamburella sul legno.

— Coty, sei sveglio?

Delroy compare sulla soglia.

— Sappiamo dove si trova Danita.
— Danita? Dov’è?
— Andiamo nella sala computer.

All’interno, ognuno è seduto alla sua postazione. Le dita di Feng scorrono veloci sulla tastiera quando una voce fin troppo conosciuta, rompe il silenzio.

— Li avete presi?
— Si sindaco!
— La donna di Miller?
— Anche! Di Dixon e del cinese cosa ne faccio?
— Arrestali con l’accusa di tradimento nei confronti della cancelleria. Al signor Hui aver dato rifugio a dei ribelli gli costerà caro. In quanto a Dixon e alle due femmine, portameli qui.

Il flusso vocale s’interrompe. Feng si volta verso Coty.

— L’intercettazione risale a ieri. Le guardie usano dei comunicatori muniti di chip che criptano i messaggi. Ho impiegato qualche ora per decodificarli.

Delroy si avvicina a un’altra postazione e punta un dito sul monitor.

— Questo è il luogo. Il Gang Hui red light. Si tratta di un famoso locale a luci rosse nel quartiere cinese.

Coty abbassa lo sguardo.

— Un locale a luci rosse? Cosa ci faceva li Danita?

Delroy si sposta nella postazione a fianco.
— Questi sono i risultati dell’interfacciamento con un modulo video che staziona all’entrata, di un piccolo negozio del quartiere. La tua ragazza non era sola.

Coty si avvicina alla postazione e guarda i volti che gli compaiono sul monitor.

— Ayelén.
— La conosci?
— Una ballerina spogliarellista di professione. È la miglior amica di Danita. Allora è stata lei a condurla in quel locale.
— Questi sono i rilevamenti di un altro modulo video, posto appena all’entrata del quartiere. Non si tratta di un’incidente casuale. Il veicolo rovesciato sembra sia stato colpito dall’alto. Forse un drone intercettatore.
— Pensi fossero braccate?
— Probabile. L’amica forse conosceva il padrone. Non abbiamo telecamere interfacciate all’interno del locale quindi, non possiamo sapere cosa sia successo dopo.
— Avete immagini della cattura?
— Solo con i veicoli già in movimento.
— Devo liberarla!
— Calmati. Sono sicuro che Desmond intende usarla come garanzia, nel caso che tu cambiassi idea.
— Ci osserva?
— No. Ghoul Womb non è soggetta a intercettazioni. Alcuni droni si limitano a sorvegliare la zona nel caso qualcuno voglia ficcare il naso. Denaro sprecato. Dalla grande epidemia, nessuno mette più piede qui.
— Perché lo state aiutando?
— Obbiettivi in comune anche se con scopi diversi. Desmond vuole il potere e per averlo deve fare fuori il cancelliere. A noi basta eliminare Chaesar. A entrambi ci occorre la conoscenza e qui, entri in gioco tu e le tue capacità informatiche. Vuoi ancora vendicare tuo padre?
— Una volta era la mia unica ragione di vita. Ma adesso, penso solo a Danita.

Delroy gli appoggia una mano sulla spalla.

— Se ci guiderai, avrai tutte e due.

Coty china la testa, resta qualche secondo in silenzio, poi alza lo sguardo e con gli occhi lacrimosi fissa l’amico.

— OK!

Delroy lo abbraccia.

— Ti metteremo al corrente di tutto.
— Incomincia da questo posto. Come mai in un quartiere fantasma, dove i pochi ex abitanti per scampare alla morte, sono stati costretti a trasferirsi nella zona est, è sorta una base operativa?
— Comincerò dal principio. Siediti li. Sarà la tua postazione.

Delroy prende una sedia vuota e si siede di fronte.

— Come già sai, il secolo scorso questo quartiere fu vittima di una tremenda epidemia virale. Si manifestava come una normale influenza per poi mutare. I colpiti per un breve lasso di tempo diventavano spietati assassini spinti dal desiderio di nutrirsi delle loro vittime. Poi lo stadio terminale, dove ricoperti da pustole emorragiche, si dissanguavano lentamente. Questa epidemia misteriosa, come arrivò in pochi giorni si dissolse lasciando centinaia di morti. I media si chiesero perché proprio qui avesse trovato terreno fertile e non da altre parti. La risposta è davanti ai tuoi occhi. Un posto accessibile ma segreto, dove installare una base che si occupasse d’intercettare tutte le comunicazioni dapprima della città, poi dell’intero pianeta.
— Vuoi dire che qui siete in grado d’intercettare tutte le conversazioni che avvengono in giro per il mondo?
— Copriamo solo il venti percento dell’intero globo. A causa di un intoppo durante una missione spaziale, uno dei satelliti spia esplose poco prima d’uscire dall’atmosfera, riversò il contenuto del suo serbatoio e provocò numerosi danni all’ambiente. La faccenda fece insorgere gli ambientalisti, i quali sensibilizzarono l’opinione pubblica. Si decise di abbandonare le missioni per fare calmare le acque e non insospettire troppo gli altri paesi, poi la cancelleria prese il potere e tutti gli altri non ebbero più alcuna influenza. Ma tienti forte, il bello arriva adesso. Da un’analisi più approfondita, non esiste nessuna connessione storica che collega l’epidemia, la nascita di questa base, l’aborto della missione spaziale e l’ascesa al potere di Chaesar.
— Che cosa vuoi dire?
— Voglio dire che mentre le notizie in rete li fanno apparire come fatti consecutivi, la linea temporale non coincide.

Coty si accarezza i peli sul mento e si lascia andare all’indietro sulla sedia.

— Com’è possibile?