Il ritorno di Fiocco di neve

Da mesi Ivan e Maria avevano abbandonato casa, alla ricerca della loro unica figlia scomparsa nel bosco, durante la notte di mezza estate. Era dicembre. Freddo e neve erano implacabili.

Maria si lasciò cadere a terra esausta. Ivan le si sedette accanto e chiuse gli occhi.
«Abbiamo setacciato tutto il bosco, in lungo e in largo ma di Fiocco di Neve, non abbiamo trovato traccia» disse Ivan.«Caro, siamo vecchi» rispose Maria.
Ivan aprì gli occhi e fissò un punto lontano.La moglie le accostò una mano raggrinzita, screpolata dal freddo e lui la strinse tra le sue.
«Sei ghiacciata. Poco più avanti c’è un’isba disabitata in questo periodo. Trovo un po di legna, ci riposiamo al calduccio e domattina, torniamo a casa».
Giunsero all’isba. Sotto a una tettoia, al riparo dal maltempo, videro una catasta di tronchetti ben confezionata. Ivan ne sfilò alcuni e li sistemò nel camino. Tirò fuori da una tasca del giubbotto, un piccolo pezzo di acciaio e dall’altra, una pietra grigio rossastra. Colpì più volte, con un angolo della pietra, la superficie ruvida dell’acciaio. In un batter d’occhio, il tepore del fuoco, riscaldava le mani di Maria, che si era seduta davanti alla fiamma con gli occhi chiusi, per godersi meglio il caldo. Ivan aggiunse altra legna, si accucciò sul pavimento accanto alla moglie e si addormentò.Durante la notte la neve cadde abbondante. Le ceneri erano ancora incandescenti quando i due abbandonarono la casetta. Camminarono per tutto il giorno sprofondando nella neve fino al ginocchio. Finalmente arrivarono stremati, alla loro vecchia casa.
«Oh! Caro, guardala. E’ passato così tanto tempo» Disse Maria con un filo di voce.«Senza Fiocco di Neve, non è altro che un nido vuoto». Rispose con tono malinconico Ivan.«C’è tanta neve qui attorno. Facciamo una donna di neve» disse Maria ansimando.«Domani mattina. Adesso sono stanco». Rispose Ivan sollevando una mano.
I due si coricarono. L’indomani mattina, il sole sembrava una lampada consumata e Il freddo, penetrava attraverso gli infissi. Ivan soffiò sulle ceneri e una fiammella nel camino ricomparve. Fuori Maria, stava modellando con le mani, una grossa palla di neve. Ivan indossò la giacca e la raggiunse.
«Ti sei svegliato finalmente. Vieni ad aiutarmi» le disse Maria «tu sei bravo, a modellare la testa».«Va bene» rispose Ivan rassegnato. «Occupati di corpo, gambe e braccia. Io faccio la testa. Poi insieme faremo mani e piedi».
Ivan incominciò a modellare la bocca. In un lampo la terminò. Passò agli occhi. Li fece talmente bene che sembravano guardarlo. Fu il turno delle orecchie e del viso. In neanche un ora modellarono un’autentica giovane donna di neve.
«Non trovi che le assomiglia?» Chiese Maria.«Sì!». Rispose lui trattenendo le lacrime.
La donna di neve, girò la testa di lato e sollevò le braccia al cielo. Gran parte della neve si staccò e cadde. Rivelò un corpo nudo e pallido. Fece un passo avanti e la neve che ancora la ricopriva, cadde ai suoi piedi. Un timido sorriso le comparve sulle labbra rosso prugna.
«Mamma, papà?»
I due non riuscirono a trattenere la gioia e scoppiarono in lacrime.
«Fiocco di Neve. Sei davvero tu?» Le chiese Ivan stringendola tra le braccia.«Sapessi per quanto tempo ti abbiamo cercato» disse Maria abbracciando entrambi.
La ragazza afferrò il viso della donna tra le mani, la baciò sulla fronte. Poi le disse:
«Ascoltatemi. Al primo caldo mi scioglierò, come la scorsa notte di mezza estate, quando il calore delle fiamme attorno alle quali ballavo con le altre ragazze mi sfiorarono».«Noi pensavamo ti avessero rapita» disse Ivan.«O divorata da qualche bestia feroce» disse a sua volta Maria.«State gelando, andiamo in casa» si limitò a rispondere la ragazzina, che nonostante fosse nuda, non pativa per niente il freddo.
Entrati in casa, le fecero indossare l’abito più bello che Maria le aveva confezionato, prima che Fiocco di neve scomparisse nel bosco.Insieme trascorsero il più bell’inverno della loro vita. Quando la primavera arrivò e i primi fiori spuntarono nei campi, Fiocco di Neve si allontanò da casa e raggiunse il bosco. Lì si sciolse senza soffrire. Per altri due inverni Ivan e Maria, modellarono donne di neve, e per altre due volte, Fiocco di Neve tornò in vita per trascorrere insieme a loro, il periodo più freddo dell’anno. Poi divennero troppo vecchi persino per uscire di casa, e Fiocco di Neve, rimase solo un bel ricordo.